distanza da Agrigento km 13; abitanti 33.558; altitudine mt.338
Cosa vedere: Castello Chiaramontano, Chiesa Madre, Chiesa del Carmine, Chiesa del Rosario, Chiesa dell’Itria. Resti delle necropoli , villa romana, i 7 Cortili e Farm Cultural Park
Cosa gustare: prodotti tipici e cucina locale, pasticcini di mandorla, Agnello Pasquale; Minestra di S.Giuseppe
UFFICIO DI INFORMAZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA
A Favara, nel Palazzo Comunale di Piazza Cavour, funziona un info point, un servizio che fornisce informazioni ed accoglienza turistica, la cui attività viene svolta di comune accordo ed in stretta collaborazione con la Pro Loco Castello di Favara.
Lo scopo è quello di fornire ogni tipo di informazione al visitatore di tutte le possibili opportunità offerte dal nostro territorio, sia per quanto riguarda la fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, storico, culturale, sia dei vari servizi forniti dai privati che operano nel nostro territorio, (compagnie di trasporti, strutture ricettive, servizi di ristorazione, impianti sportivi, ivi compresi i prodotti tipici locali dell’enogastronomia, dell’agricoltura, dell’artigianato e molto altro), nonché l’interazione con le pubbliche organizzazioni e altri servizi forniti sempre dai privati dell’intero territorio provinciale.
Chi volesse visitare la nostra città per ammirare le bellezze artistiche, architettoniche, storiche e paesaggistiche di questo luogo come: la miniera ciavolotta, il castello chiaramonte, la biblioteca A. Mendola – fondo antico – museo ornitologico, la chiesa del rosario, la chiesa madre, per citarne alcuni, e gustare i prodotti enogastronomici locali, può contattare l’INFOPOINT al numero telefonico 0922/448542 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18.30. Il personale è pronto ad accogliere calorosamente i visitatori, promuovendo ogni iniziativa idonea a mantenere e a sviluppare le relazioni con l’utenza turista e/o visitatori, proponendo le soluzioni più adatte per una migliore fruizione dei luoghi, prendendosi cura dell’intrattenimento oltre che degli aspetti generali riguardanti il vitto, l’alloggio e altri servizi utili in modo da soddisfare al meglio il turista.
GEOGRAFIA DEL TERRITORIO E CENNI STORICI
Adagiata su un dolce declivio a ridosso di un sistema collinare a tre punte, sorge Favara, Il cui nome trae origine dall’arabo Rohal-Fewwar, termine che significa “polla d’acqua, abbondanza d’acqua”, che col tempo si tramutò in Fabaria e poi in Favara. La prima testimonianza umana si ha grazie ad alcuni ritrovamenti di ceramica in una grotta di contrada Ticchiara, risalenti al periodo 2400-1900 a.C.
Il territorio fu interessato dalla dominazione greca (VI-III sec. a.C.) con la presenza a Caltafaraci di una città fortificata con valore strategico-militare. Il periodo di dominazione musulmana è testimoniato dall’insediamento di Contrada Saraceno.
La città si sviluppò in seguito attorno al Castello costruito sopra uno sperone di roccia. I Chiaramonte e, successivamente, altre nobili famiglie, determinarono la definitiva trasformazione di Favara da borgo agricolo a vera e propria cittadina.
CASTELLO CHIARAMONTE
Il palazzo a forma quadrata con lati di 31 metri circa, fu edificato intorno al 1270, come dimora di caccia di Federico II. Presenta un grande portale d’ingresso ogivale, da cui si accede ad un androne davanti al quale si apre una spaziosa corte centrale.
Le stanze del piano terra presentano delle volte a botte e monofore a feritoia. Salendo per un’ampia scala, si arriva al piano residenziale servito da un ballatoio dal quale si scorge il bellissimo portale d’ingresso della cappella, che con la sua parete absidale e la sua copertura a cupola d’influsso arabo-normanno, è senza dubbio l’elemento architettonicamente più rilevante dell’intero complesso.
È visitabile dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30 e la domenica mattina dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
PIAZZA CAVOUR
Già Piazza Castello, dalla forma rettangolare, contornata da palazzi signorili, chiese e botteghe, raggiunge già alla fine del 1500 la sua peculiare conformazione.
Di pregevole interesse urbanistico, per ampiezza e scenografia, è una delle piazze più interessanti della Sicilia, divenuta in questi ultimi anni la movida della città e dell’intero hinterland.
Sulla piazza si affacciano, tra gli altri, il Palazzo Fanara, della seconda metà dell’800, del quale si possono ammirare il neoclassico portale d’ingresso, l’ampia corte interna e l’articolata scala che porta ai piani superiori.
Frontalmente a questo, sul lato nord della piazza, emergono i Palazzi Mendola; a sinistra è presente il più vecchio dei due, la cui facciata è decorata in stile neoclassico, mentre accanto si trova il Palazzo del Municipio, dalle numerose sale con volte affrescate; accanto a destra c’è il Palazzo di Salvatore Cafisi, anch’esso in stile neoclassico, costruito intorno alla metà dell’800, il quale presenta nel didietro, nella facciata di via Mendola, un imponente portale d’ingresso, il più monumentale fra quelli dell’Ottocento a Favara.
Altri palazzi che prospettano in piazza Cavour sono:
il Palazzo di Giuseppe Cafisi, anch’esso della metà del XIX secolo, che s’innalza accanto a destra del palazzo della biblioteca;
il Palazzo Contino, detto anche Fidirichello, della prima metà del XIX secolo, posto fra piazza Cavour e via arco Cafisi, frontalmente al palazzo di Giuseppe Cafisi;
Il Palazzo Albergamo, della prima metà del XIX secolo, posto fra piazza Cavour e via Belmonte;
BIBLIOTECA-MUSEO “ANTONIO MENDOLA”
In Piazza Cavour si trova anche la biblioteca comunale “Barone Antonio Mendola”, ospitata in una bellissima sala neoclassica con loggiato su esili colonne e volta rinfrescata. Ha in dotazione oltre 20.000 volumi. Il Museo, al piano secondo, presenta una pregevole collezione di uccelli imbalsamati e una sezione dedicata ai minerali. E’ visitabile dal lunedì al sabato mattina.
CHIESA DEL SS. ROSARIO
Posta all’angolo nord-est di Piazza Cavour, troviamo la Chiesa del Rosario, costruita tra il 1705 e il 1711. Si presenta con l’interno di notevole valore artistico ed è stata dichiarata monumento nazionale per i sontuosi stucchi in stile Barocco, il soffitto a cassettoni ligneo in stile cinquecentesco e il pavimento primitivo ottocentesco in maiolica.
CHIESA DI SANTA ROSALIA
La Chiesa di Santa Rosalia, detta anche del Purgatorio, è stata costruita nel 1625 a seguito della peste che durante quel periodo colpì duramente il paese. Il motivo per il quale la chiesa è detta anche del purgatorio consiste nel fatto che, qualche anno dopo la sua fondazione, fu costituita la Confraternita delle anime purganti, ed è ubicata a sud-est di piazza Cavour, di fronte la Chiesa del Rosario
CHIESA MADRE
Tra le chiese, quella più monumentale è senza dubbio la Chiesa Madre, risalente alla fine del XIX secolo; fa registrare dal piano stradale alla sommità della cupola ben 56 metri di altezza. Rifacendosi allo stile lombardo-rinascimentale, la chiesa presenta una facciata con pietra di Siracusa su basamento calcareo di Billiemi, con mosaici introdotti successivamente ad opera di artisti toscani. L’interno è diviso in tre navate ed è ricco di affreschi.
CHIESA DI SAN NICOLA DI BARI
L’edificio, risalente alla fine del XIV secolo, si trova in un piccolo spazio nelle vicinanze di Piazza Cavour, esattamente a sud est della chiesa Madre, insieme ad alcuni portali settecenteschi. La chiesetta presenta all’esterno una semplice facciata barocca, con un portale d’ingresso a sesto acuto, mentre all’interno è suddivisa in un’unica navata rettangolare.
CHIESA DI S. LUCIA E COLLEGIO DI MARIA
In Piazza Mazzini, in un largo di via Umberto, si trovano la chiesa di S. Lucia e il collegio di Maria, facenti parte del medesimo edificio risalente al XVI sec., all’origine palazzo De Marinis, una nobile famiglia di Favara di quell’epoca.
CHIESA DELLA BEATA MARIA VERGINE DEL TRANSITO
La chiesa della Beata Maria Vergine del Transito è posta in piazza di monsignor Sutera, una traversa di via Umberto, risalente al XVIII secolo, all’origine denominata “Chiesa della Trapassione”.
CHIESA DI MARIA SS. DELL’ITRIA
La chiesa di Maria SS dell’Itria, sita in piazza Itria, dal punto di vista architettonico è la più antica di Favara; stilisticamente appare di fattura tardo trecentesca o dagli inizi del Quattrocento.
CHIESA DEL CARMINE
La chiesa della Madonna del Carmine, sita in Piazza Garibaldi, risale al XVI sec. e si caratterizza per l’interessante facciata in pietra di ispirazione tardo barocca e il campanile di epoca settecentesca.
FARM CULTURAL PARK
Nei pressi del centro storico, all’interno del cortile Bentivegna, in un aggregato a sua volta costituito da sette piccoli cortili che ospitano piccoli palazzi di matrice araba, sorge il primo parco turistico culturale costruito in Sicilia: la “Farm Cultural Park”, una galleria d’arte e residenza per artisti, che ha ricevuto numerosi encomi di levatura nazionale ed internazionale, collocata al sesto posto al mondo come meta turistica dell’arte contemporanea.
MONTE CALTAFARACI
A nord-ovest della città, nelle immediate vicinanze del centro urbano, si trova Monte Caltafaraci, ricchissimo di testimonianze archeologiche che vanno dalla prima età del bronzo fino al XIII secolo che costituisce una delle più interessanti aree di tutto l’agrigentino e che si presenta inoltre con un patrimonio naturalistico, geomorfologico e paesaggistico, la cui sommità raggiunge i 533 metri d’altitudine, da cui si può godere di una splendida vista panoramica mozzafiato, che spazia dalla vallata sottostante alla veduta addirittura dell’Etna.
VILLA ROMANA-BIZANTINA
A qualche centinaio di metri a nord dal centro abitato, sito in contrada Saraceno, c’è la Villa romana-bizantina, risalente tra la fine del I secolo e gli inizi del II secolo d.C.
NECROPOLI DI CONTRADA STEFANO
Nella contrada Stefano, un’area pianeggiante negli immediati dintorni ad est di Favara, si presentano testimonianze di vita della prima età del bronzo e dal periodo romano-bizantino a quello Normanno; vi risulta, inoltre, presente una grande necropoli paleocristiana, con più di cento tombe scavate nella roccia.
LA MINIERA CIAVOLOTTA E LE ZUBBIE
La Ciavolotta è una miniera unica al mondo per l’eccezionale formazione geologica delle zubbie, caratteristiche formazioni che si trovano nel gesso e circondate da zolfo.
La miniera è interessata da un intervento di conversione in parco minerario per una fruizione turistico-museale e scientifica. Si trova sulla S.S. 115 a soli 2 km dal Villaggio Mosè.
L’AGNELLO PASQUALE
E’ il tipico dolce locale la cui ricetta si tramanda da secoli. È composto da pasta reale realizzata con mandorla tritata infarcita nella parte centrale con pistacchio. Il tutto è reso dolce da una quantità di zucchero adeguata. Intorno all’agnello pasquale, oltre ad una tipologia sacra, si concentrano i motivi di una vera e propria arte popolare fatta di colori vivaci che colpiscono gradualmente l’occhio prima del palato. Altre specialità che si affratellano all’agnello pasquale sono: la cassata, i pupi di zucchero e la frutta martorana.
La celebrazione della Sagra dell’agnello pasquale, svolta in concomitanza con la settimana santa, offre la possibilità al turista di visitare ed ammirare i beni architettonici, archeologici e ambientali del centro storico e del territorio favarese.
FESTA DI SAN GIUSEPPE: PROCESSIONI E “MINISTRATE”
Oltre al 19 Marzo, San Giuseppe viene festeggiato con un ricco programma tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, per permettere la partecipazione alla festa alle migliaia di emigrati rientrati in città per il periodo di ferie. La devozione al patriarca è sentita e si tramanda da generazioni. Caratteristica è la preparazione delle “tavolate” con un pranzo in onore del Santo e offerto a gente bisognosa. I momenti più popolari della festa sono costituiti dalla preparazione, in tutti i quartieri, della “minestra di San Giuseppe”, cucinata con legumi e vari tipi di pasta per ringraziare il Santo per le particolari protezioni riservate. Migliaia di fedeli partecipano alle funzioni religiose e alla processione del simulacro, custodito nella Chiesa del Rosario.
PRESEPI ARTISTICI CON NOVENE NATALIZIE
Durante il periodo natalizio la città di Favara è in fermento per commemorare degnamente la nascita di Gesù Cristo. Numerosi presepi artistici vengono allestiti nei vari quartieri e chiese, i cui festeggiamenti si svolgono con le novene natalizie dal sedici fino alla vigilia di Natale, animati con gruppi musicali che coinvolge anche la partecipazione degli zampognari, suonatori di chitarra e cantanti di nenie dialettali, che intonano i canti tipici natalizi e contribuiscono a rendere suggestiva l’attesa della natività.