Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli.

Akragas fu una delle più importanti colonie greche della Sicilia, estesa circa 450 ettari, fondata circa il 582 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Gela e da Rodi.


Il sito prescelto fu un altopiano naturalmente protetto a Nord dalla Rupe Atenea e dal Colle di Girgenti e a Sud dalla lunga Collina dei Templi, delimitato ai lati dai fiumi Akragas e Hypsas confluenti a Sud in un unico corso alla cui foce era l’antico porto.


Fin dall’inizio – sotto la tirannide di Falaride (570-554 a.C.) celebre per la sua crudeltà – la città articolata per terrazzi fu caratterizzata da un impianto urbanistico regolare. La Rupe Atenea era sede dell’acropoli con funzione sacra e difensiva; la Collina dei Templi ospitava i santuari monumentali; la zona centrale l’abitato e gli edifici pubblici, mentre i defunti venivano sepolti nelle necropoli fuori della città. Negli ultimi decenni del VI sec. a.C., Akragas fu circondata da una poderosa cinta muraria lunga 12 chilometri e dotata di nove porte.

La colonia raggiunse fama e potenza sotto il tiranno Terone (488-471 a.C.), vincitore sui Cartaginesi a Himera nel 480 a.C. e, soprattutto, durante gli anni della democrazia (471-406 a.C.) instaurata dal filosofo akragantino Empedocle. In questo periodo fu costruita la straordinaria serie di templi di stile dorico della collina meridionale.


Un secondo conflitto contro i Cartaginesi segnò la fine di un’epoca di benessere e nel 406 a.C. Akragas fu distrutta. Successivamente la città visse una nuova fase di sviluppo con l’arrivo (tra il 338 e il 334 a.C.) di coloni greci guidati dal condottiero Timoleonte, ma non raggiunse più la potenza di un tempo e il suo destino fu legato all’esito della lotta tra Roma e Cartagine per il possesso del Mediterraneo.

Durante le guerre puniche Akragas fu base dei Cartaginesi contro i Romani che nel 210 a.C. la conquistarono e ne mutarono il nome in Agrigentum. Sotto la dominazione romana la città visse una ulteriore fase di prosperità legata anche al commercio dello zolfo (II-IV sec. d.C.). In epoca cristiana sulla Collina dei Templi sorsero chiese e cimiteri.


Quando nell’829 la città fu conquistata dagli Arabi i quartieri abitativi si erano già arroccati sul Colle di Girgenti, cosiddetto dal nome medievale della città (dall’arabo Gergent o Kerkent), dove si estende l’odierno abitato di Agrigento.
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Relazione Accessibilità:

Si può accedere alla Valle da due ingressi: Porta V e Porta di Giunone.
Il parcheggio di Porta V è in terra battuta e dista 110 metri dall’entrata Porta V, caratterizzata da porta a battente, 4 gradini superabili con rampa con pendenza del 9% e successiva rampa lunga 110 mt con pendenza del 4%.


Nel percorso che collega il parcheggio all’ingresso sono presenti il bookshop, negozi di souvenir, l’infopoint, con banco di 111 cm, dove sono presenti plastici con didascalie in braille e libri guida in braille, la biglietteria ed il servizio igienico attrezzato, dotato di antibagno, Wc a pavimento con apertura anteriore alto 50 cm con possibilità di accosto laterale destro, doccetta e maniglioni da ambo i lati; lavabo sospeso e fasciatoio.


Il parcheggio di Porta Giunone è in terra battuta e dista 60 metri dall’entrata Porta Giunone, caratterizzata da porta a battente, e raggiungibile con rampa lunga 53 metri con pendenza del
15%.


Le persone con difficoltà motoria possono essere accompagnate in auto fino all’entrata della biglietteria.

La biglietteria, con banco alto 117 cm, è raggiungibile superando due gradini o rampa con pendenza del 10%.


Il parcheggio di Porta Ercole è in asfalto e terra battuta e dista 100 metri dall’entrata di Porto Ercole, raggiungibile con rampa con corrimano a destra, che viene utilizzata anche come uscita di emergenza.


Da segnalare n. 1 posto auto riservato alle persone munite di CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo).


La Valle si sviluppa in due aree: prima area, caratterizzata da un percorso di circa 700 mt in terra battuta, cemento, asfalto, con passerelle in legno con pendenza massima del 20%, che conduce dalla Porta V al tempio di Ercole; in prossimità del tempio di Zeus si trova un servizio igienico attrezzato, raggiungibile superando tre rampe con pendenza media del 9%; è dotato di antibagno, Wc a pavimento con apertura anteriore alto 52 cm con possibilità di accosto frontale e laterale sinistro, maniglioni in ambo i lati e lavabo sospeso.


La seconda area è caratterizzata da un percorso chiamato “Via sacra” di circa 1.100 mt in cemento e da una passerella in legno, tutto con pendenza dell’ 8%, che conduce dal tempio di Ercole al tempio di Giunone; a disposizione dei visitatori servizio navetta a pagamento.

Le persone con disabilità munite di CUDE possono accedere alla Via Sacra con la propria autovettura.


All’interno dell’area si trovano un bar/ristorante/caffetteria, raggiungibile dalla Via Sacra con rampa con pendenza dell’8%, ed arredato con tavoli quadrati a quattro piedi con spazio utile sottostante di 68 cm; il servizio igienico attrezzato è raggiungibile con rampa con pendenza dell’11% con corrimano a sinistra, ed è dotato di antibagno, Wc a pavimento con apertura anteriore alto 49 cm con possibilità di accosto frontale, maniglioni a destra e lavabo sospeso.


La cucina, previa richiesta, è in grado di preparare menù specifici per bambini, anziani ed intolleranti.


La Valle dei Templi organizza su richiesta visite guidate per ciechi e sordi e lungo tutti i precorsi sono presenti pannelli con descrizioni in braille.


Gli animali sono i benvenuti.

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