Tutti amiamo il luogo in cui siamo nati e siamo portati ad esaltarlo. Ma Racalmuto è davvero un paese straordinario. Di Racalmuto amo la vita quotidiana che ha dimensione un po’ folle. La gente è molto intelligente. Tutti sono come personaggi in cerca d’autore.” Leonardo Sciascia

Gli itinerari consigliati per chi vuole visitare il paese sono due: Itinerario dei luoghi “sciasciani” e itinerario sacro-monumentale.

ITINERARIO DEI LUOGHI SCIASCIANI

La fondazione Leonardo Sciascia

La fondazione Leonardo Sciascia promuove e organizza eventi e attività all’insegna della cultura. All’interno sono presenti una biblioteca contenente oltre 30.000 volumi, alcuni donati proprio dalla famiglia del poeta, una pinacoteca, un archivio epistolare ed una collezione fotografica.

Ingresso a pagamento

Contatti Tel: 0922 941993

E-mail: [email protected]

Sito web: http://www.fondazioneleonardosciascia.it/

Racalmuto

Statua Leonardo Sciascia

Sul marciapiede del centro storico, tra la gente che passeggia, si trova la statua tridimensionale in bronzo dello scrittore di Racalmuto, inaugurata il 25 Ottobre 1997, e creata dallo scultore Giuseppe Agnello.

Casa museo Sciascia

La casa natale di Leonardo Sciascia si trova in via Regina Margherita 37, oggi chiamata via Leonardo Sciascia, dove visse in età giovane insieme ai suoi fratelli, i suoi genitori e le zie, e successivamente con la moglie dalla quale ebbe due figlie. E’ proprio in questa casa che lo scrittore diventa tale. Comincia a scrivere varie opere come “La Sicilia, il suo cuore”, “Pirandello e il pirandellismo”, “Le parrocchie di Regalpietra”.

Oggi, dopo 30 anni dalla morte dello scrittore, grazie all’acquisto di un privato, Pippo Di Falco, conoscente di Sciascia, amante di libri e parte del consiglio di amministrazione della Fondazione, la casa museo è stata riaperta e restaurata, e per rendere più reale la ricostruzione della quotidianità dello scrittore sono stati inseriti all’interno i mobili originali, foto e ricordi di famiglia.

La casa museo è visitabile su appuntamento in accordo con il Sig. Di Falco (Tel. 324 689 3501)

L’aula Leonardo Sciascia

Nel 2007, presso l’istituto elementare Generale Macaluso, è stata inaugurata l’aula dedicata allo scrittore che si può definire “museo della rimembranza” poiché racchiude i ricordi significativi dello scrittore.

All’interno sono presenti arredi scolastici tipici del periodo in cui Sciascia ha insegnato da quelli che tutt’ora troviamo agli strumenti tecnici usati al tempo come l’abecedario, la tavola pitagorica, il mappamondo, pesi misure.

Fonte http://www.comune.racalmuto.ag.it/wp-content/uploads/2015/04/1-2-aula-leonardo-sciascia.pdf 

ITINERARIO SACRO- MONUMENTALE

Santuario Maria SS. Del Monte

Situata in cima ad un piccolo colle, il più importante edificio religioso della città dedicato a uno dei due patroni è proprio questo santuario.

L’edificio, costruito intorno al 1738, presenta una scalinata che porta al suo unico portale d’ingresso. Al suo interno è presente un altare alto sei metri che custodisce la Statua della Madonna interamente in marmo risalente al 500. Le celebrazioni della festività si svolgono la seconda settimana di luglio per una durata di 5 giorni. Durante i giorni di festività si svolge una processione per le vie della città, con sfilata dei ceri da parte delle confraternite cittadine. Durante la festa la città è arricchita da numerosi momenti di spettacolo con rappresentazioni in dialetto e personaggi in costume.

La festa ha inizio alle 18 con i 21 colpi di cannone, segue la “tammuriata” e l’entrata della banda cittadina. Il corteo si conclude al Santuario della Madonna dove le autorità locali offrono un omaggio alla compatrona. Alle 20 ha inizio la Processione del Simulacro della Madonna, posto su un “carro trainato da due buoi”. L’ultimo giorno si conclude con la processione della Madonna di ritorno al Santuario e i ringraziamenti per le grazie ricevute.

Duomo Maria SS. Annunziata

Risalente al 400, il duomo è uno degli edifici più importanti della città, situato proprio nel centro storico.

L’edificio, al suo esterno in stile gotico, al suo interno non solo conserva numerose opere d’arte tra statue e dipinti ma anche le Sacre Reliquie di Santa Rosalia, patrona di Racalmuto insieme alla Madonna del Monte.

Castello Chiaramonte  Nel 1181 era già stato costruito ma trattandosi di una modesta dimora, venne ampliato dai Barresi. Nel 1300 i Chiaramonte lo modificarono nuovamente ampliandolo ancora una volta e svolgendo attività di restauro dando così la tipica impronta, tutt’ora dominante, dei Chiaramonte, nota anche negli altri castelli dell’agrigentino. Successivamente anche la famiglia Gaetani lo perfezionò.

All’interno stanze e cappella sono state affrescate dai migliori artisti del tempo. Le sale evocano l’antico fasto dei nobili. Al loro interno si svolgevano eventi e banchetti dei nobili. Un tempo cuore della città, egli ebbe nel tempo vari utilizzi e per questo subì anche una serie di degradi.

Inizialmente fu acquistato nel 1900 da privati, poi fu acquistato in gran parte dal Comune che lo adibì a scuola pubblica per poi abbandonarlo. I lavori di restauro durarono circa 3 anni durante i quali emersero nuove scoperte. Nel 2000 fu riconsegnato alla città e ad oggi è usato per mostre e convegni ed è sede del Parco Culturale Regalpietra Leonardo Sciascia.

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=qRzX5aUrBgw

Telefono: 0922 948820

Teatro Regina Margherita

L’ex convento di Santa Chiara, oggi palazzo di città, ospitava le suore di clausura e 12 ragazze povere per l’assistenza e l’educazione. Venne chiuso nel 1867, per via della legge di soppressione delle corporazioni religiose del 1866, e destinato a uffici municipali. Nel giardino dell’ex convento di Santa Chiara, tra il 1874 e il 1879, venne costruito il teatro Regina Margherita, definito anche “il massimo in miniatura” su richiesta di Dionisio Sciascia, il quale fu discepolo di Filippo Basile, progettista del teatro Massimo di Palermo ed è forse per questo che ne prende il nome.

Inaugurato nel 1880, l’aspetto esterno è imponente ma sobrio e l’interno possiede 25 palchi e una galleria contenente 300 posti. Il palcoscenico di forma rettangolare ha sipario che raffigura la rivolta dei vespri siciliani dipinti da Giuseppe Carta. La volta della platea raffigura i 12 mesi dell’anno con al centro il carro dell’aurora. L’edificio ha ospitato grandi spettacoli lirici come “La Bohème”, “Il barbiere di Siviglia”, “La traviata”, “Il rigoletto”. Protagonista del teatro fu anche Leonardo Sciascia in veste di regista e attore nella rappresentazione de “I nostri sogni” di Ugo Betti. Nel 1936 il teatro venne adibito a cinematografo. Considerando che in quel periodo il cinema stava diventando più apprezzato in quanto più diffuso e più economico, vi furono molti più spettatori.

Fu da allora che iniziarono i danni all’arredo che portarono successivamente alla chiusura totale della struttura. Così dopo un secolo l’edificio necessitò di interventi di consolidamento, restauro decorativo e rinnovo degli arredi. Dopo 40 anni di chiusura il teatro fu riaperto e inaugurato nel 2003, sotto la direzione artistica di Andrea Camilleri, e ne seguirono numerose stagioni teatrali.

Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=blp7uxQFq4s

Il Castelluccio

Piccola fortezza alta 720 metri dal mare e distante 7 km dal centro storico, il Castelluccio è uno delle strutture più iconiche della città. Grazie alla sua posizione è possibile ammirare tutto il paesaggio circostante. Originario del X secolo, era nata come torre difensiva bizantina successivamente modificata dagli arabi che la ampliarono ed espansero. Diversi furono i proprietari, Moncada, de Marinis, il sacerdote Tulumello che la trasformò in masseria per poi abbandonarla causandone una parziale degrado.

La struttura presenta tre livelli: alla base si trova l’ingresso con tre stanze comunicanti e una scala che porta al piano superiore. L’ultimo piano è quello in condizioni peggiori poiché i muri sono caduti. Attorno alla struttura è presente una cinta muraria che difende ancor di più l’edificio.

Tutti gli edifici come questo in Sicilia sono andati perduti nel tempo; infatti, questo è l’unico rimasto nel suo genere.

Fontana di “Li Novi Cannola”

Situata nel centro storico di Racalmuto, la fontana denominata di “li novi cannola”, è un monumento semplice ma importante della città, che ricorda le tradizioni di un’epoca.

La fontana, costruita nel 1847, prende questo nome per le nove bocche a forma del tipico cannolo siciliano che escono dalla facciata principale, un tempo utilizzata sia come abbeveratoio per gli animali sia come lavatoio per i panni.

Fontana del Raffo

Per secoli fonte di approvvigionamento per uomini e animali anche questa fontana, a forma di ferro di cavallo, fu usata come lavatoio per le lavandaie, tanto che è possibile notare delle scavature nelle rocce che la circondano.

COSA MANGIARE A RACALMUTO

  • Taralli dolci: risalenti al 900 sono biscotti al latte aromatizzati al limone coperti da una glassa di zucchero.
  • Torrone: presente sempre durante i periodi di festa. Lo si ritrova in molte parti della Sicilia poiché tramandato dagli arabi.
  • Falsomagro di Racalmuto: Arrosto farcito con molti condimenti, affettati, varie tipologie di carne, formaggi, uova e spezie. E’ possibile assaggiarlo in più luoghi.

DOVE MANGIARE

  • Pasticceria Mattina (Racalmuto)
  • La vecchia Nina (Racalmuto)
  • Ristorante Il Mulino (Grotte)
  • Osteria del cacciatore (Castrofilippo)
  • Antichi sapori e tradizioni (Castrofilippo)

DOVE ALLOGGIARE

  • Regalpietra Hotel (Racalmuto)