Se volete raggiungere Cianciana dovrete percorrere strade che si incastonano fra vallate ingiallite dalle ginestre, e impreziosite dal porpora della sulla, fra pecore libere o furetti in fuga, guadando a tratti il fiume Platani. Lì sorge Cianciana, il paese della luce e della poesia. Esatto! Il paese che ha dato i natali ad Alessio di Giovanni, vanta una posizione strategica, circondato dai Monti Sicani che lo riparano dai venti freddi, garantisce un clima mite. Il sottosuolo, ricco di zolfo raffinato, ha permesso alle antiche civiltà Ciancianesi di divenire comunità. Una comunità sempre pronta ad accogliere lo straniero, una comunità pronta a non chiudersi in stereotipi ma a mischiarsi con il mondo in piena armonia. Chiunque arrivi qui si ferma e respira: l’aroma di basilico, l’odore di cotto proveniente dalla cucina della vicina, l’effluvio del mosto selvatico. I profumi cambiano con le stagioni e ogni quartiere ha una sua fragranza. E il caffè? Non si paga, te lo offrono! In un periodo storico in cui inneggiamo allo “street food”, mangiamo sushi, e viviamo in mondovisione, in un periodo storico in cui il mondo sembra andare troppo veloce, qui le radici ci legano alla terra, e le tradizioni popolari, ancora autentiche, diventano attrattiva per chi non riesce più a caratterizzarsi. Il limite tra arretratezza e originalità talvolta è sottile, ma ricordarsi chi si è, per sapere dove andare, è la vera sfida di questa generazione. In una simile realtà appaiono ancora più indissolubili i legami ancestrali con gli elementi naturali: se la terra ci lega, la luce ci innalza. Quella luce che purifica, quella luce che consola, quella luce che fa sognare. Quella stessa luce che fa da cornice a tutte le nostre tradizioni popolari. La maggior parte delle nostre tradizioni popolari trova origine nei culti religiosi del cattolicesimo. La luce, con un ruolo quasi catartico, è stata da sempre associata alla presenza di Dio, e pertanto veniva utilizzata per illuminare le strade e le piazze durante le festività religiose, prima con piccoli lumini ad olio schermati da carta colorata, e poi, grazie alla modernizzazione e all’avvento dell’elettricità, abbiamo visto nascere strutture sempre più complesse, in cui i lumini erano sostituiti dalle lampadine, e le schermature di cartone lasciavano il posto ad imponenti strutture in legno che si ergevano verso il cielo. Seppur non proprie del nostro territorio, la continua ricerca di nuove evoluzioni ha fatto sì che la mentalità ciancianese venisse plasmata dalla luce, e così le luminarie, che dapprima dovevano solo essere a corredo delle feste religiose, sono diventate le vere protagoniste. Quella luce che doveva abbellire è diventata per noi parte essenziale. Sotto quelle luci tutti siamo uguali e per un momento possiamo sognare ad occhi aperti e credere di vivere in un mondo dipinto solo da colori vivaci.
IL FESTIVAL
È un evento artistico e culturale che celebra le tradizioni popolari e le luminarie del sud Italia candidate a Patrimonio dell’UNESCO, trasformando le luci in protagoniste assolute di un’esperienza sensoriale unica, tra luci, colori, suoni ed emozioni.
NOVITÀ 2025
Il Festival ospiterà una delegazione ufficiale dalla Puglia, terra madre delle luminarie nel mondo, per un incontro simbolico tra due regioni accomunate dalla luce, dalla tradizione e dalla bellezza.
OSPITI D’ONORE
Il Sindaco di Scorrano, Dr. Mario Pendinelli, città considerata la capitale mondiale delle luminarie;
Il Presidente della sezione Luminaristi Confartigianato Puglia, Sig. Domenico Paulicelli;
Lo storico dell’arte, Dr. Giovanni Giangreco, esperto della storia e dell’evoluzione delle luminarie nel Mediterraneo.
IMPATTO E PUBBLICO
500 strutture per la palificazione, oltre 100.000 lampade: questi sono solo alcuni dei numeri che raccontano la grandezza del Festival. Ci prepariamo a registrare migliaia di presenze provenienti da tutta Sicilia: il programma definitivo non è ancora online e già ci si avvicina al soldout.
QUANDO
Dal 12 al 16 Agosto 2025. Il 2° festival delle Luminarie di Sicilia presenterà il suo maggiore spettacolo atmosferico nella giornata di martedì 12 agosto, serata inaugurale dell’evento. Nelle altre sere si potranno comunque osservare le luminarie in funzione con animazioni ritmiche, che onoreranno le festività della nostra
compatrona Maria SS. Libera Inferni.
DOVE
Cianciana (AG), Scalinata Torre dell’Orologio, C.so Vittorio Emanuele, piazza Aldo Moro.
IL PROGRAMMA
(work in progress) *
“Luce alle tradizioni popolari”: convegno che si terrà presso l’antico chiostro dei frati minori, con la presenza della delegazione proveniente da Scorrano (Puglia), capitale mondiale delle luminarie.
“Questi siamo noi, gioia sulla terra” : Parate itineranti per le vie del centro storico del paese a cura del corpo bandistico città di Cianciana, del gruppo tamburinari “I Tammura di Girgenti” e del gruppo folkloristico “Sikania Folk” città di Bivona.
“Sempre più in alto”: Lancio del pallone aerostatico, tradizione tipica della Puglia, per ricreare una sorta di connessione fra noi e i santi protettori, in un simbolismo emozionante. Innalzando gli occhi al cielo, apriremo il cuore a Dio, affinché la nostre preghiere possano salire in alto!
“Ballino i sensi”: Le luci dell’impianto artistico danzeranno a ritmo di musica. 3 spettacolari accensioni innescheranno una esplosione di colori nel punto più caratteristico di Cianciana, la “Scalinata Torre dell’Orologio”
“La danza del fuoco”: durante le stesse accensioni si potrà assistere allo spettacolo di laser show ed effetti speciali, portando in un’altra dimensione l’intero
pubblico.
“Tutti a tavola”: L’associazione Circolo Cacciatori di Cianciana sarà lieta di e in Piazza Aldo Moro con una degustazione di menù con prodotti tipici del territorio.
*prossimamente verrà ufficializzato il programma definitivo dell’evento con la specifica degli orari del Palinsesto ed eventuali altre attività collaterali.
CONTATTI
“TRADIZIONANDO” Ass. Culturale di Tradizioni Popolari
Via Vittorio Al!fieri, 7
Cianciana (AG) – 92012
Email: [email protected]