La sede dell’istituendo Museo d’arte contemporanea era un caratteristico ipogeo utilizzato dalla popolazione in caso di bombardamenti.

Non è stata ancora individuata l’esatta origine cronologica della costruzione, la quale presenta robuste mura perimetrali e di cui si ipotizza un collegamento con l’attigua Chiesa del Carmine, oggi Palazzo Municipale.

Certamente antecedente al XX secolo, durante i lavori di ristrutturazione vi sono state rinvenute due antiche lastre di marmo che rivestivano la parte frontale dei basamenti su cui erano ubicate le statue di Ferdinando I e del figlio Francesco I di Borbone, realizzate dallo scultore Valerio Villareale.

Le due statue erano collocate, prima della loro rimozione a seguito dell’Unità d’Italia, nell’attuale piazza Garibaldi e davanti la chiesa del Collegio.

Dove siamo: innesto tra via Matteotti e corso Umberto I

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