Il comune sorge in una zona collinare, 100 mt sopra il livello del mare. Paese agricolo, Montallegro vanta una grande produzione di mandorle, uva e olive.

L’antica Montallegro sorgeva sul Monte Suso – un promontorio di nuda roccia che si eleva alla spalle dell’abitato attuale – posizione strategica per difendersi dalle incursioni provenienti dal mare, per questo vennero costruite delle torri di segnalazioni.

Il vecchio sito fu abbandonato intorno al 1600, a causa della forte mancanza d’acqua e il centro fu spostato nella pianura sottostante.

Nel 1610 Montallegro era feudo di Nicolò Montaperto, il quale, a causa di debiti, dovette vendere la baronia al principe di Castiglione. Saranno i Principi della Petrulla, nuovi proprietari, a ricevere nel 1663 la “licentia populandi”: Montallegro è riconosciuta da re Filippo III, che diede ad un discendente della famiglia Gioeni il privilegio di fregiarsi del Titolo di Duca d’Angiò.

Montallegro vive in simbiosi con l’ambiente circostante.

Le architetture religiose principali risalgono al XVIII secolo, con la Chiesa Madre di San Leonardo e la Chiesa di Santa Maria dell’Immacolata.

Punti di interesse sono:

l’Oasi naturalistica di Laghetto Gorgo

le rovine di Angiò sul monte Suso

il Museo della Civiltà Contadina nel centro cittadino

 la Baia di Bovo Marina ed Eraclea Minoa

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