Unico fra i castelli appartenuti alla famiglia Chiaramonte (un’antica famiglia di origine francese, arrivata al seguito dei Normanni tra l’XI e il XII secolo e molto potente nel XIV secolo) in Sicilia a essere stato edificato su un costone di roccia a picco sul mare, risale al 1353 e fu voluto da Federico III Chiaramonte.


Dopo un passaggio di proprietà alla famiglia Moncada, nel XVII secolo arriva alla famiglia Tomasi, e infine ai marchesi Bilotti Ruggi d’Aragona.


All’interno della cappella c’è una statua della Madonna attribuibile al Gagini, un famoso scultore ticinese che operò specialmente in Sicilia e proveniva da una famiglia di maestri della scultura, statuaria e architettura.


Si accede al castello tramite una ripida salita; la terrazza ha ancora una serie di merli in muratura di tipo guelfo.

Dove Siamo:

  • Contrada Castello,92020, Palma di Montechiaro

Contatti:

Aperture:

  • Dalla 1° domenica di maggio al 30 settembre
    • mercoledì 17.00‐19.00
    • sabato 10.00‐12.30/17.00‐19.00
    • domenica 8.00‐12.00 nel resto dell’anno su richiesta

Tariffe:

  • gratis

Altri Contatti:

Per saperne di più:

Realizzato nel 1353 fu, per la sua posizione strategica, di grande importanza nella storia della lotta contro i pirati.

Dopo la morte di Andrea Chiaramonte e la confisca di tutti i suoi beni, il castello passò alla famiglia Moncada che ne cambiò il nome in Montechiaro con il chiaro intento di cancellare la memoria dei precedenti signori.

Dopo vari passaggi il castello perviene nel XVII secolo, per linea femminile, alla famiglia Tomasi un componente della quale, Carlo Tomasi Caro, ricevette dal re Filippo IV il titolo di duca di Palma.

Questi, abbracciata la vita monastica, cedette tutti i suoi beni al fratello Giulio che fu II duca di Palma e I principe di Lampedusa.

Abbandonato al degrado per parecchio tempo, ha poi subito lavori di restauro.

Assai interessante è la leggenda in cui si narra che la statua, sottratta dai vicini abitanti di Agrigento, fu riportata dai palmesi nel castello dopo una lunga e furibonda lotta.

Ad avvalorare tale fatto è il nome dato ad un corso d’acqua che da allora fu indicato come il ” vallone della battaglia“.

Per approfondire, vai al sito ufficiale del Comune di Palma di Montechiaro

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