Dal 17 al 18 luglio, Agrigento sarà il cuore della “Festa per i Cent’anni di Andrea Camilleri”, una due giorni ricca di eventi dedicati al celebre Maestro di Vigata. L’iniziativa, promossa dall’associazione Strada degli Scrittori e dalla Fondazione Agrigento Capitale della cultura 2025, in collaborazione con il Fondo Andrea Camilleri e il Comitato nazionale per il Centenario del Ministero della Cultura, mira a celebrare l’eredità di Camilleri, focalizzandosi in particolare sulla sua unica “lingua di Vigata”.
Alle 10:30, nella sala Sebastiano Tusa di Villa Genuardi, si terrà un convegno sulla “Lingua di Vigata”, con un talk moderato da Felice Cavallaro, direttore della Strada degli Scrittori.
La sera del 18 luglio, sempre al teatro della Panoramica dei Templi, si svolgerà la “Festa per i 100 anni di Andrea Camilleri – La vera Vigata”. Sarà una serata con la partecipazione di scrittori ed esponenti del mondo della cultura e, per l’occasione, verrà assegnata la prima edizione del “Premio Camilleri” al regista Roberto Andò. Questo riconoscimento è stato ideato dall’Istituto di Storia dello Spettacolo siciliano in occasione del Centenario.
Felice Cavallaro ha sottolineato come questa due giorni sia un’opportunità per celebrare non solo l’autore di Montalbano, ma anche lo scrittore di numerosi romanzi storici, in piena continuità con l’attività di valorizzazione territoriale condotta dalla Strada degli Scrittori.
Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento 2025, ha evidenziato l’importanza di celebrare il genio di Camilleri nel centenario della sua nascita, definendolo un dovuto riconoscimento da parte della provincia di Agrigento e dell’intera Sicilia verso uno scrittore e intellettuale la cui voce manca profondamente al dibattito pubblico e al mondo della cultura.
Giuseppe Parello, direttore generale della Fondazione, ha ribadito il sostegno al progetto delle “Piazze della Capitale” come opportunità per valorizzare il patrimonio immateriale costituito dagli scrittori che hanno vissuto e operato in questa provincia, raccontando spesso i loro paesi, da Luigi Pirandello a Leonardo Sciascia, Antonio Russello e, naturalmente, Andrea Camilleri. Questa ricchezza, ha concluso Parello, rimarrà un tesoro per il territorio al di là del titolo di Capitale della Cultura.