Territorio comunale prevalentemente collinare, Licata si estende per 24 km lungo la costa meridionale della Sicilia. Non mancano però vaste aree pianeggianti, di cui la più cospicua per estensione e per interesse economico è la “Piana Romano”, estesa per oltre 7 mila ettari, che funge da immediato entroterra dell’abitato.

Nello stemma comunale è rappresentata un’aquila nera che porta in petto uno scudo azzurro in cui figura un castello merlato, circondato dal mare, dal quali si ergono quattro torri dorate che rappresentano la città munita e delimitata da due distinti corsi del fiume Salso che le conferivano la forma di un’isola, il regio castello a mare San Giacomo, il castel Nuovo, la torre Gioietta e il bastione armato Mangicasale.

L’aquila è quella sveva, distintivo d’onore concesso anche a Licata quale città demaniale; costituiva l’emblema della potenza imperiale riconosciuto alle città fedeli alla fortuna di Federico II di Svevia.

Di origini antichissime, Licata viene annoverata da Federico II di Svevia tra le 42 città demaniali della Sicilia concedendole nel 1234 il titolo di “Dilectissima”, al quale nel 1447 il re Alfonso I unì quello di “Fidelissima”.

Tra il Seicento e il Settecento, la città si sviluppò sempre più all’interno della cinta muraria interamente ricostruita e si vestì di nuove e prestigiose architetture lungo l’asse del vecchio e nuovo Cassaro.

Nell’Ottocento, Licata costruì il ponte sul fiume Salso e il porto commerciale aprendo poi le strade di collegamento con le miniere di zolfo che determinarono la sua fortuna economica.

La città divenne residenza abituale di facoltose famiglie e di numerose sedi consolari. Vennero edificati parecchi palazzi e ville liberty.

Mulini, oleifici, fabbriche di ghiaccio, pastifici, costituivano le fonti del benessere di Licata.

Il centro storico di Licata è ricco di bellissime chiese e edifici in stile Liberty, come Palazzo Urso, Palazzo Frangipane, Palazzo Verderame.

Le chiese di San Francesco, Santa Maria la Nuova, SS. Salvatore e San Domenico conservano all’interno pregiate opere d’arte e rari oggetti liturgici.

La chiesa seicentesca di Sant’Angelo, invece, custodisce le reliquie del santo protettore di Licata.

Molto suggestiva è anche la costa licatese, nella quale è presente un ampio porto e spiagge, calette e scogliere molto belle. Sono consigliati il litorale Marianello, Cala del Re, Cala Paradiso e Rocca San Nicola.

DA VISITARE

CASTEL SANT’ANGELO

LO STAGNONE PONTILLO

LA GRANGELA

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