Butera è un comune di 5.019 abitanti della provincia di Caltanissetta, nel sud-ovest della Sicilia.

Confina con i comuni di Gela, Licata, Mazzarino, Ravanusa e Riesi. Dista 49 km da Caltanissetta, il capoluogo della provincia.

Posta su uno sperone roccioso che domina la piana di Gela e poco distante dalla costa meridionale dell’isola, Butera fu tra le città più importanti della Sicilia del Medioevo. Ricca, popolosa e ben fortificata, la Butirah degli Arabi divenne, con i Normanni, sede di una contea in mano alla più potente famiglia lombarda venuta al seguito della terza moglie di Ruggero. Magnificata da Idrisi, venne distrutta nel 1161 da Guglielmo I per essere stata centro dell’opposizione baronale anti-monarchica. Ripopolata con gli Svevi, fu a lungo contesa fra Angioini e Aragonesi.

Nel 1543, per aver sconfitto Ambrogio Santapa, ovvero il pirata detto Barbarossa, Branciforti fu nominato principe di Butera, che rimase fino all’800 il principale titolo feudale della Sicilia.

Oggi, l’illustre passato di Butera è testimoniato soprattutto dall’impianto urbanistico medievale, da importanti resti dell’antico castello e da chiese e opere d’arte del XVI e XIX secolo. Il Castello Arabo-Normanno domina sul centro storico. Sulla costa è visitabile il Castello di Falconara.

Il territorio di Butera è ricco di torrenti: Burgio, Carruba, Zai, Comunello. Quest’ultimo si estende ai piedi della collina sulla cui cima sorge Butera.

Erano presenti due fonti di acqua minerale: una nel feudo di Suor Marchesa e l’altra a Passarello. A queste acque furono attribuite qualità medicamentose, specialmente per la malattia della pelle.

Butera è inoltre città del vino, dell’olio e delle mandorle, ma è anche città di mare, con i suoi 8 km di costa.

Importanti aziende vitivinicole inserite nei percorsi enogastronomici operano sul territorio. Nel mese di settembre si svolge la sagra della pasta con il miele e dei prodotti tipici.

DA VISITARE:
Castello di Butera
Castello di Falconara
Chiesa di San Tommaso Apostolo
Marina di Butera
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